Molte sono le città del Nord Europa che sono dotate di una rete ciclabile razionale ed utile. Per me, il ritorno a Friburgo in Germania, è sempre una ricreazione.
Portarsi la bici sull’auto per trovarsela disponibile in ogni momento è un vero piacere. Durante il viaggio o all’arrivo si presenta sempre l’occasione buona per una pedalata intelligente. Intelligente perché le piste ciclabili lì sono ben dimensionate, collocate dove te l’aspetti, con il fondo liscio a misura di pneumatico, con i tronchi ben collegati nell’attraversamento degli incroci o delle rotatorie, ben segnalate nelle direzioni, nelle distanze e nelle destinazioni. Molte indicazioni e qualità costruttive sembrerebbero superflue, ma invece sono fondamentali. Per facilitare i turisti? Forse, ma sicuramente per rendere facile e piacevole viaggiare in bicicletta in modo che sempre più si diffonda questo tipo di mobilità fra i residenti.
E’ utile anche ripetere gli innumerevoli vantaggi che offre il muoversi in bicicletta lungo percorsi che spesso vengono coperti dall’automobile. Data una seria e razionale rete ciclabile, in particolare nelle aree dove può ben sostituire l’uso quotidiano dell’auto, la bicicletta è economica, ecologica, salutare per il fisico, fa risparmiare tempo negli spostamenti e nella necessità di parcheggio, facilita la socialità, riduce i rumori e i pericoli, ecc.
Percorsi ciclabili, ricavati lateralmente alle corsie carrabili e con lo stesso senso di marcia, hanno un costo limitato, sono facilmente fruibili per la chiarezza e la coerenza nei movimenti con quelli delle auto. Negli incroci, sia tradizionali che a rotatoria, la corsia ciclabile a senso unico può facilmente trovare soluzione, purché si ricavino gli spazi necessari.
Una direttrice principale ciclabile di attraversamento della città può costituire un importante elemento di orientamento, di lettura e di smistamento del traffico ciclabile per tutte le altre piste ciclabili. Ed infine nelle aree a traffico limitato non serve più ricavare piste ciclabili dedicate, in quanto in esse la mobilità pedonale e ciclabile è prioritaria e le auto sono solo ospiti. Proprio come dovrebbe essere!
Testo e foto Giorgio Bedin
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