mercoledì 25 dicembre 2013

CODE, STRADA PEDONALIZZATA E RIVITALIZZAZIONE DEL CENTRO A MONTEBELLUNA - 23 dicembre 2013

CODE
   I pedoni cominciano a riappropriarsi della città. In particolare con l’avvicinarsi delle feste di fine anno. Di conseguenza si aggravano i disagi per il traffico veicolare.
   Code si formano nelle vie Serena/Dalmazia/Montello/Garibaldi e Pastro per un totale di quasi un  chilometro. Altra coda, in via Santa Caterina per altri 700 metri. In via Galilei per altri 500 metri, in via XXX Aprile/Bertolini/Dei Martini per altri 600 metri, in via Roma in doppia corsia per complessivi 400 metri. In totale fanno 3200 metri.
   Lunghezza destinata ad aumentare con la collocazione di ulteriori semafori per gli attraversamenti pedonali. Si tratta, inoltre, di code quasi contemporanee che si formano sia in conseguenza degli attraversamenti pedonali semaforizzati e non, sia a causa dei veicoli che si immettono nelle vie citate. Ma sono anche code di veicoli che si muovono a bassissima velocità, nelle quali le auto sono impossibilitate a spegnere il motore, come invece lo possono fare ad un semaforo. Di conseguenza, lungo i tratti descritti, oltre agli insopportabili rallentamenti, l’aria diventa irrespirabile.
   Lungo la direttrice di corso Mazzini nel tratto ospedale/passaggio a livello, le code al   massimo raggiungevano i 1350 metri, che nei due sensi fanno, quindi, 2800 metri!

STRADA PEDONALIZZATA
   Scartati quelli contenenti volgarità, i bigliettini appesi all’albero di Natale, rappresentavano un alito di vita e di socialità, entro una zona che continua ad apparire senz’anima, a carattere provvisorio, ingiustificata, ed alla fine dannosa.
   Non si tratta di pedonalizzazione di una piazza esistente o di un strada secondaria, ma della chiusura, con deviazione su strade secondarie, di tutto il traffico di un corso principale di una città, impostata, riconoscibile e orientata su una strada statale denominata Schiavonesca Marosticana, la numero 248. Una chiusura che appare sempre più una forzatura, imposta con motivazioni banali e insostenibili. Le conseguenze sulla mobilità sono quelle di aver prodotto un grande disorientamento nelle abitudini dei cittadini rispetto alla leggibilità ed alla vivibilità della città stessa.
   Con l’eliminazione dei messaggi sotto l’albero si è voluto tappare la bocca alla città con un’ulteriore  forzatura, volta a spacciare come un bene per la città una decisione che appare, invece, sempre di più come scellerata.

RIVITALIZZAZIONE DEL CENTRO
   Scartata la concorrenza di una nuova piazza, auspicando la riqualificazione e la riapertura al traffico come ZTL di corso Mazzini. Rimane la ricerca di azioni per rivitalizzare il vero centro pedonalizzato o pedonalizzabile della città, rappresentato dalla somma di piazza Marconi e Negrelli, nella vasta area che va dalla loggia all’ex tribunale. Grande, simmetrica, ben disposta e orientata, questa grande, rara e preziosa area può ben assumere il carattere di centro cittadino.
(La loggia dei Grani con piazza Marconi e Negrelli)
Valorizzando i collegamenti pedonali loggia‐biblioteca e parco Manin‐via Silvio Pellico, razionalizzando i  parcheggi e riqualificando la pavimentazione delle strade perimetrali e di piazza Marconi, si può riportare più vita nell’intera area.
   Il primo passo potrebbe essere anche quello di collocare i giochi dei bambini sotto gli alberi di piazza Negrelli. Evitando, quindi, di lasciarli confinati solo nel parco Manin.


Testo e foto di Giorgio Bedin
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